Valutazione del rapporto rischio/beneficio nell’impiego della terapia ormonale sostitutiva


Lo studio WHIMS ( Women’s Health Initiative Memory Study ), un sottostudio del Women’s Health Initiative ( WHI ) ha valutato se l’associazione estro-progestinica fosse in grado di ridurre il rischio di demenza nelle donne di 65 anni ed oltre.

Hanno partecipato allo studio WHIMS 4.532 donne.

Il periodo di osservazione ( follow-up ) è stato di 4,1 anni.

Le pazienti , trattate con l’associazione estroprogestinica , hanno presentato un aumento del rischio relativo ( RR=2,05 ) di sviluppare una probabile demenza rispetto alle donne che hanno assunto placebo.

In entrambi i gruppi, il rischio assoluto di sviluppare una probabile demenza è risultato tuttavia basso ( 45 casi/10.000 donne per anno per coloro che assumevano l’associazione estro-progestinica contro i 22 casi/10.000 donne per anno in coloro che assumevano placebo ).

L’aumento nel rischio relativo è stato osservato in tutti i gruppi d’età studiati, a partire dal secondo anno di trattamento.

Il rischio assoluto è risultato maggiore nelle donne più anziane , di 75 anni ed oltre.

I risultati dello studio WHIMS secondo Health Canada ( il Ministero della Sanità canadese ) dovrebbero essere tenuti in considerazione nel momento di iniziare una terapia estroprogestinica.

La terapia estroprogestinica trova ancora indicatzione nel trattamento dei sintomi associati alla menopausa, come vampate di calore, incubi notturni e secchezza vaginale, oltre alla prevenzione dell’osteoporosi.

La terapia ormonale sostitutiva dovrebbe essere prescritta ai dosaggi più bassi possibili e per il minor tempo possibile. ( Xagena2003 )

Fonte: Health Canada


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